Bison priscus antico animale abitante della Valle del Conca estinto circa 10 mila anni fa.
IL BISONTE PREISTORICO
Simile ad un bovino domestico ma più imponente, possedeva un collo particolarmente tozzo, spalle notevolmente gibbose e ampie corna caratteristicamente dotate di punte rivolte verso l'interno. Poiché tali ungulati si cibavano di erbe, necessitavano di ampi spazi aperti dove poter pascolare liberamente: è per questo motivo che viene anche chiamato Bisonte delle steppe.
Era diffuso in Europa ed Asia centro-settentrionale principalmente lungo una fascia di regioni con clima asciutto e temperato-freddo. L'emersione dello stretto di Bering (tra Siberia e Alaska), in seguito al globale abbassamento del livello marino legato al fenomeno delle glaciazioni, permise l'espansione di questo ruminante e di altri animali (compreso l'Uomo che li cacciava) verso le grandi pianure del Nord America.
Il Bisonte delle steppe visse durante la fase finale del Pleistocene: comparve in Europa, derivato da antenati asiatici, nel corso della penultima glaciazione (Riss) circa 200 mila anni fa e si estinse con la fine dell'ultimo periodo glaciale (Wurm) intorno a 10 mila anni da oggi.
Come per tanti altri mammiferi preistorici (quali Megacero, Mammuth, Orso delle caverne, ecc.) il motivo della sua scomparsa non risulta del tutto chiaro: un certo ruolo devono averlo giocato certamente i cacciatori preistorici del Paleolitico superiore, anche se il maggiore "indiziato" resta il grosso cambiamento ambientale (scomparsa della steppa, espansione della foresta) causato dal clima temperato che si ristabilì al termine dell'ultima fase glaciale(Olocene).
Questo erbivoro inoltre risulta tra gli animali più frequentemente raffigurati dagli uomini del Paleolitico superiore.